domenica 26 aprile 2009

In arrivo una pioggia di soldi per le tv fondi pure alle emittenti fantasma

Repubblica — 26 aprile 2009 pagina 3 sezione: PALERMO

In Sicilia il record italiano delle antenne: ci sono 116 aziende televisive UN TRASMETTITORE dietro l' altro, nella Sicilia che sembra aver riscoperto il boom delle tv locali. Le ultime graduatorie stilate e approvate dal Corecom, il comitato regionale per le comunicazioni, riportano le lancette indietro di trent' anni, all' età dell' assalto all' etere, dell' espansione incontrollata delle antenne private. Sulla carta, e soprattutto sul foglio paga della pubblica amministrazione, sopravvive una realtà fatta di televisioni provinciali, più spesso di città o meglio di paese. E di emittenti che, malgrado dichiarino di non avere né dipendenti né fatturato, ricevono ugualmente un contributo da 30 mila euro. È salito a 72 il numero delle tv isolane ammesse alla graduatoria dei contributi statali previsti da una legge del 1998. L' anno scorso le emittenti finanziate furono "solo" 65. Ma la cifra complessiva delle televisioni censite, comprese quelle che non usufruiscono di questi benefici ma di altri previsti dalle norme nazionali o regionali, è decisamente superiore: sono 116. Nessun' altra regione italiana può reggere il confronto. Secondo i dati forniti dal Corecom, la Campania si ferma a 72, la Lombardia a 57, il Lazio a 50, la Toscana a 41, l' Emilia Romagna a 35. Com' è possibile? Dove si nasconde, nell' Isola, questo esercito di giornalisti e cameramen, su quali schermi trasmette questa pletora di stazioni che sfidano l' avvento del digitale? L' unica certezza è l' entità della torta da dividersi: 12 milioni 222 mila euro stanziati dal ministero delle Comunicazioni con un decreto di un anno fa. La parte del leone, secondo regolamento, la faranno le prime 27 televisioni, corrispondenti al 37 per cento del totale, cui spettano i quattro quinti dell' ammontare. Il ministero deve ancora assegnare le quote pro-capite: i maggiori fin a n z i a m e n t i a n d r a n n o a i network a diffusione regionale in cima alla graduatoria, secondo un punteggio attribuito in base al personale dipendente e al fatturato. Al primo posto la catanese Antenna Sicilia, che ha una media di fatturato di 6 milioni 463 mila euro, poi Videomediterraneo che ha sede a Modica e appartiene alla famiglia Carpenteri e Telecolor (altra emittente del gruppo Ciancio). Al quarto posto Telegiornale di Sicilia, con una media di fatturato di 3 milioni 261 mila euro, quindi Video Regione (anch' essa modicana, appartiene al petroliere Saro Minardo) e Trm. Alle spalle dei "colossi" sopravvive una foltissima rappresentanza di piccole televisioni costretta a spartirsi la parte meno sostanziosa della quota. Meno sostanziosa ma allettante: fatti i conti, sono quasi due milioni e mezzo di euro che, in misura diversa, pioveranno su 45 emittenti della zona bassa della graduatoria. Perché tutte, fino all' ultima "antenna" messa in fila, avranno un piccolo contributo.E poco importa se, fra queste, solo otto dichiarino di avere almeno un giornalista professionista nei loro organici: sono Blu tv di Modica, Teleiblea, Tris e Tvs di Siracusa, Canale 8 di Caltagirone, Telescout Europa, Televita e Teleanna. Ma il rivolo di denaro che giunge da Roma e passa da Palermo bagna gli anfratti meno conosciuti della Sicilia che trasmette: tv con diffusione limitata al massimo alla provincia, che fanno capo in qualche caso ad associazioni, onlus o parrocchie. Fra esse, le cosiddette televisioni comunitarie, che nascono senza fini di lucro, sono vincolate al tetto del cinque per cento di pubblicità. E non sono tenute a presentare i bilanci. Sono «comunitarie» le quattro televisioni in fondo alla graduaTra i beneficiari dei contributi anche chi non ha né dipendenti né fatturato toria che, pur non avendo né dipendenti né fatturato, hanno preso nel 2008 contributi oscillanti dai 20 ai 30 mila euro. E li otterranno anche quest' anno. Fra queste Telegiornale Randazzo, rappresentante di un paese di soli 11 mila abitanti che conta ben due emittenti. Poi La Effe ed Euro Tv: entrambe fanno capo a un' associazione catanese chiamata La Fenice. Anche se, l' indirizzo email ufficiale di Euro tv, presente nei tabulati del Corecom, rimanda a Televideo Randazzo, il cui rappresentante Andrea Gullotto cade dalle nuvole: «Noi con la Fenice non c' entriamo nulla». Scavando, si scopre che un' altra Euro tv - anch' essa ispirata al circuito che fu di Calisto Tanzi - trasmetterebbe nel Nisseno. Altro nome di richiamo, quello di Cinquestelle: nonè il network nazionale ma una omonima tv con sede ad Avola appartenente all' associazione Pubbliservices. Che però nel paese siracusano non è visibile. Il titolare, Sebi Roccaro, già addetto stampa dell' ex assessore regionale Bartolo Pellegrino, controlla attraverso la società Rs produzioni altre due televisioni: Canale 8 e Telemondo centrale, entrambe beneficiarie di sussidi. Un gioco di scatole cinesi, una ragnatela in cui lo stesso Corecom, l' ordine dei giornalistie l' associazione della stampa faticano a districarsi. Lorenzo Alessi, presidente del comitato, ammette che «bisogna rivedere un regolamento che permette l' erogazione di contributi a pioggia. È inutile nasconderlo: questo meccanismo di finanziamento si tramuta, spesso e volentieri, in una forma di assistenzialismo». Ma il problema sono i controlli: «Questa è una giungla - afferma il presidente dell' ordine dei giornalisti Franco Nicastro - Non si promuove così né l' informazione né l' occupazione, almeno quella regolare. E la debolezza economica di queste strutture crea a volte contiguità e dipendenza dalla politica. Insieme all' associazione, abbiamo avviato un' indagine a tutto campo, per rimuovere le anomalie». Perché è vero che la stessa legge 448 del ' 98 che prevede i contributi per le tv locali stabilisce di dare «particolare rilievo ai bacini di utenza televisiva ricomprese nelle aree economicamente depresse». Ma in Sicilia, è il sospetto, si sta esagerando. - EMANUELE LAURIA

giovedì 23 aprile 2009

Sarà ancora Tele One a trasmettere le sedute del consiglio comunale di Bagheria.

Sarà ancora Tele One a trasmettere le sedute del consiglio comunale di Bagheria. Fra le partecipanti alla gara, è stata l'unica a poter dimostrare la copertura del territorio comunale, requisito principale per la partecipazione alla stessa


dal sito web del Comune:

CITTA' DI BAGHERIA
Risultanze di Gara
Ai sensi degli artt. 20 della legge 19 marzo 1990 n. 55 e 35 della L.R. 02 agosto 2002 n. 7 e
s.m.i., si rende noto che all'asta pubblica del 23/04/2009 per l’appalto del “Servizio di riprese televisive
e trasmissioni delle sedute del consiglio comunale e trasmissione del notiziario comunale”
– Importo a base d’asta € 73.600,00 oltre IVA - D.to Lgvo 163/2006 e art. 31 L.R. 2 agosto
2002 n. 7 s.m.i., hanno partecipato le seguenti ditte:
1) PubbliMED S.p.A.;
2) Media One s.r.l.;
3) C.T.S. – Compagnia Televisiva Siciliana S.r.l.;
4) Associazione R.T. Ficarazzi Canale 8;
Aggiudicataria, giusto verbale di gara in data 23/04/2009 è stata proclamata la ditta n. 2) Media
One s.r.l.; avente sede a Bagheria, col ribasso 0,1% (zero virgola uno %) sul prezzo a base
d’asta di € 73.600,00 (settantatremilaseicento/00) e per un importo netto di € 73.526,40
(settantatremilacinquecentoventisei/40) oltre IVA.
Le emittenti: n. 1, n. 3 e n. 4 sono state escluse dalla gara in quanto non presentavano i requisiti
richiesti dall’art. 5 del Capitolato Speciale d’Appalto e dal punto 10 del bando di gara.
Il Dirigente Settore I
(Dott.ssa Laura Picciurro)
f.to Laura Picciurro

lunedì 20 aprile 2009

Riattivata TvT a Trapani

Dopo un lungo periodo di inattività, è stato riattivato il ch. 63 da Monte Erice di TvT. Non perfetta la qualità della trasmissione a causa di problemi di trasferimento. Ringraziamo Roberto La Commare di RadioTvTrapani per averci confermato la notizia.

venerdì 17 aprile 2009

TROPO con segnali forti in provincia di Trapani

Trapani: da circa una settimana si ricevono con alternanza di qualita' segnali sia fm che tv da Campania, Lazio e Toscana.

Dopo le giornate con forte vento di scirocco di sabato e domenica ove le emittenti del tunisino la facevano da padrone, soprattutto oggi ottima ricezione in fm delle frequenze del napoletano.

Inutile fare una lista, sarebbe il 70% di quello che si riceve a Napoli e provincia e parte di Latina. Stereo e rds con pi.

Roberto La Commare
Valderice (TP)

Sangean ATS909 (80-110)
antenna stilo

Sony ST-SE500 tuner
4Fm Fracarro, LOGfm 5 RKB

mercoledì 15 aprile 2009

Problemi per CTS e Telesicilia

Spento da venerdì il trasmettitore che diffonde inl MUX digitale di Telesicilia e CTS. Da questa mattina si nota anche un forte degrado del segnale del ch. 44 di CTS in analogico. Lavori all'impianto?

martedì 14 aprile 2009

Radio Italia Network sbarca in Sicilia

Sono stati collegati al neonato network i 100.1 operanti da Castellamare del Golfo. La frequenza era precedentemente esercita da Radio Energy di Alcamo.

Ripristinata LA7 a Sciacca / Capo San Marco

Dopo qualche giorno a schermo nero, è stata ripristinata la trasmissione di LA7 sul ch. 24 da Sciacca / Capo San Marco. (Francesco Maggio)

lunedì 13 aprile 2009

Segnalazioni dalla provincia di Agrigento

Risultano inattivi il ch. 46 di Telepace Agrigento e il ch. 24 di LA7, tutte e due le trasmissioni sono esercite da Sciacca / Capo San Marco.

giovedì 2 aprile 2009

Riprese tv in Consiglio Comunale a Bagheria, clamoroso divorzio con TeleOne

Scaduta la convenzione, la storica emittente bagherese perde la gara d´appalto. Fuoco e fiamme nell´editoriale di Enzo SpecialeÈ una rottura storica quella tra il Comune di Bagheria e l’emittente radiotelevisiva TeleOne. La tv, guidata dal bagherese Enzo Speciale, effettuava le riprese del Consiglio comunale praticamente da sempre. Addirittura nel 1984, ancor prima della nascita della tv, Speciale – con la sua radio - si occupava dell’amplificazione delle sedute consiliari. Occasione per il divorzio la scadenza della convenzione, lo scorso 28 febbraio, e la decisione obbligata d´indire un nuovo bando di gara per l´assegnazione del servizio. Intanto le due sedute consiliari di mercoledì 31 marzo e giovedì 1 aprile si sono svolte “al buio”, senza riprese tv. “In base alle norme sugli enti locali – dichiara Speciale – l’incarico della prosecuzione del servizio avrebbe dovuto essere affidato direttamente. TeleOne è infatti l’unica emittente che, con i propri ripetitori a Bagheria e Termini, è in grado di coprire tutto il territorio bagherese”. Ma Sciortino ha idee diverse e, come già avvenuto in passato, dispone di procedere con la gara, alla quale – evento insolito – partecipano numerose emittenti. L’esito, appena pochi giorni fa, registra l’aggiudicazione del servizio - circa 70.000 euro per due anni - all’emittente regionale TRM. Ma TeleOne non ci sta. E annuncia battaglia legale. “Ricorreremo al Tar, quel bando è totalmente illegittimo – tuona Speciale - L’emittente che si è aggiudicata la gara non copre interamente il territorio”.E intanto si cimenta in editoriali di fuoco in coda al proprio Tg Medianews. Nell´edizione del 31 marzo parla di “giunta paralizzata da beghe interne e da incapacità programmatica”, di un Consiglio comunale “diventato un baraccone da circo equestre dove si esibiscono acrobatici saltimbanchi” e di “solerti funzionari cui si potrebbe appena affidare un canile municipale”. Ma il livore di Speciale si riversa soprattutto contro Biagio Sciortino, l’artefice del divorzio. Sciortino diventa “sindaco vasa vasa”, che su TeleOne aveva a disposizione “uno spazio autogestito dove era libero di dire tutte le cavolate che voleva. Un’occasione d’oro che il sindaco di Bagheria non si è fatto mai scappare”. Inoltre Sciortino, continua Speciale nella sua invettiva, “come tutti i politici della sua risma, non ha mai gradito che qualcuno esprimesse giudizi negativi sul suo operato". E via continuando con una serie di veleni e accuse, ultima delle quali quella di volere "eliminare" TeleOne. Con tono minaccioso, l’editore-direttore di TeleOne conclude: “Caro sindaco vasa vasa, piaccia o no, TeleOne non demorderà e rimetterà a palazzo Ugdulena il proprio vessillo”.Nino Fricano per www.90011.it